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(4-2-3-1):
Iezzo; Grava, Romito, Maldonando, Savini; Montervino, Fontana;
Capparella, Pià (Grieco dal 16’st), Bogliacino (De
Palma dal 38’ st); Calaiò (Sosa dal 16’st). All.
Reja
(4-4-2): Pinna; Medda,
Morello, De Martis, Bartolucci (Porcu, dal 32’ st); Marchini,
Pederzoli, Sanna, Ghidini (Pesce, dall'8’ st); Evacuo, Palumbo
(Pinna, dal 18’ st.). All. Cuccureddu
Cronanca:
Contro la Torres il Napoli riesce ad allungare la striscia di
risultati positivi ma non a rimanere a punteggio pieno in campionato.
In un lunedì afoso e di fronte a quasi 35.000 persone la
squadra azzurra mette in scena la partita forse peggiore della
gestione Reja contro un avversario che, deficitando in
tecnica, attua un gioco maschio e con sfumature quasi violente.
Gli azzurri nel primo tempo sono arrembanti fin dall’avvio,
ma vanno a scontrarsi contro due temibili avversari: la fallosità
estrema della Torres ed il signor Velotto di Grosseto.
Infatti, se è pur vero che la principale tattica degli
uomini di Cuccureddu (che ha fine partita conterà
ben 5 ammoniti tra i suoi giocatori) è stata il fallo sistematico
a centrocampo, da notare risulta anche la grande fantasia dei
giudizi arbitrali.
Nella prima frazione gran protagonista
è Calaiò, che si vede annullare due gol validissimi
dall’arbitro per un fallo di mano al 18’ (molto fantasioso
davvero) e per un fuorigioco allo scadere (inventato anche questo).
Tra questi due episodi, già da sé determinanti,
c’è da registrare un gran colpo di testa sempre dell’arciere
parato dal sardo Pinna ed un rigore grande come una casa
con attico non concesso per un fallo su Romito, giocatore
ben poco abituato a tuffi nelle aree piccole.
Il secondo tempo si inaugura con una
bordata di fischi piovuti all’indirizzo di Cuccureddu
da un San Paolo che non ha dimenticato le sue esternazioni all’indomani
del match di Avellino dello scorso anno, forse l’episodio
più interessante della seconda frazione.
Infatti gli unici episodi degni di nota sono, in ordine di tempo,
la sostituzione del duo offensivo Calaiò-Pià
con Sosa e Grieco, una grande parata di Iezzo
su un sinistro ravvicinato di Evacuo, un colpo di testa
a fil di palo dell’azzoppato Sosa e l’espulsione
di De Palma al 46’, appena entrato in luogo di un
evanescente Bogliacino.
(red)
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